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Mini gru made in Italy: una questione di valori

La storia del settore dei sollevamenti in Italia alterna momenti di grande orgoglio a insuccessi clamorosi. Un passato complicato, un presente sorprendente, un futuro pieno di aspettative. Come già abbiamo sentito dire in altri ambiti, questo non è di certo il paese delle mezze misure.

Per quanto riguarda il mercato delle gru compatte, alcune imprese italiane stanno sempre più guadagnando un posto di rilievo, offrendo una combinazione vincente di qualitàperformance e prezzo. Il progresso però non prescinde mai da un attento sguardo al passato. Per molti anni il mercato delle gru è stato diviso tra i prodotti stranieri – di alta qualità, alta tecnologia e prezzi maggiorati – e le macchine italiane, che alla qualità variabile e mancanza di supporto rispondevano con un prezzo sempre molto basso. Può sembrare strano se si guarda al presente, ma per molto tempo nessun italiano si era mai seduto al tavolo dei grandi del settore.

Stiamo ovviamente generalizzando per fare il punto della situazione: c’erano e ci sono sempre alcune eccezioni alla regola. In ogni caso tutto questo ha avuto una svolta, e negli anni più recenti i produttori italiani hanno conquistato una fetta sempre più consistente del mercato internazionale. Ciò che sorprende è che, per arrivare a questa inversione di marcia, alcune imprese abbiano puntato proprio sulla qualità e sull’innovazione, di cui il nostro paese sembrava essere a corto: ed ecco che, negli ultimi tempi, si è giunti a parlare dell’eccellenza delle mini gru made in Italy, competitive in tutti gli aspetti.

Le gru compatte italiane hanno già ottenuto articoli su riviste specialistiche e l’apprezzamento dell’Europa intera. Un bel successo dopo tanto faticare. Le compagnie inizialmente avevano provato a interrompere il trend negativo con modelli più semplici, senza azzardare nuove idee. Risultò però subito chiaro che il cuore degli ingegneri italiani era altrove. Stanchi di accontentarsi di ciò che un mercato così spietato poteva offrire, si cominciò a cercare altri valori oltre al prezzo – a cui si era ormai abituati a sottostare. Si intravidero dei punti di forza su cui puntare: come la duttilità, in cui il settore era ancora carente, o come la sicurezza, a cui nessun cliente è intenzionato a rinunciare.

Le mini gru made in Italy sono figlie di un percorso così complesso, che si fatica a credere alla semplicità con cui rispondono ai problemi di sollevamento quotidiani. Non esiste più limite a ciò che le gru italiane possono fare. Questi mezzi sono diventati un nuovo emblema di grandi prestazioni a prezzi contenuti, meritando di rientrare tra i vanti dell’industria del nostro paese. Ma siamo ancora solo agli inizi. Se questi sono i presupposti, il futuro del nostro settore sembra poter essere sempre più italiano.